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Nei libri di storia dell’arte Munch viene spesso e volentieri inserito tra i simbolisti e tra i primi esponenti dell’espressionismo, importante movimento artistico del primo Novecento. Già da giovane, nel decennio del 1880 Munch aprì la sua arte alle proprie emozioni. In questo modo ruppe con il naturalismo dominante, che dava la priorità all’oggettivo e non al soggettivo. Fu un precursore delle correnti artistiche del decennio del 1890, dove si impose l’aspetto psicologico e soggettivo. Temi esistenziali come l’angoscia, la morte, la gelosia e la melancolia divennero centrali.
Nella sua ricerca nell’esprimere “le visioni più sottili dell’anima” Munch sviluppò la sua caratteristica forma espressiva. Esprimere emozioni forti e soggettive richiedeva un’altra forma espressiva rispetto a quella dei naturalisti. Nelle opere di Munch si mescolano realtà interiori ed esteriori in grandi superfici racchiude da contorni ben definiti. I motivi vengono stilizzati e astrattizzati in simboli per ogni emozione e stato d’animo. Munch elaborò nel corso della sua attività artistica una serie di simboli ricorrenti per rappresentare stati d’animo ed emozioni. I colori hanno spesso un ruolo altamente simbolico nelle opere di Munch.
Munch fu un artista dalla produttività inusuale. È noto principalmente per i suoi dipinti, ma l’artista norvegese usò nel corso della sua via artistica tecniche diverse. Fu unnovativo nelle arti grafiche e amava sperimentare nuove tecniche moderne come la fotografia e l’arte cinematografica.
Caratteristiche:
Edvard Munch (1863-1944) (dopo)
Dimensione:50x70cm Approssimativi
Firma stampata dell’artista
Stampa off set
Numerata a matita 57/200
Numerazione a mano
Timbro Trec Spa
L’opera viene accompagnata con certificato di autenticità della Trec